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Regolamento sulle fusioni

Le fusioni di dimensione comunitaria (società con un fatturato mondiale combinato di 5 miliardi di euro e un fatturato all'interno dello Spazio Economico Europeo superiore a 250 milioni di euro per ciascuna di esse, a meno che ciascuna delle società interessate non generi più di 2/3 del suo fatturato europeo in un solo Paese; in questo caso, la fusione deve essere esaminata dall'autorità per la concorrenza di quel Paese) devono essere notificate alla Commissione, che indagherà se una concentrazione creerà o rafforzerà una "posizione dominante". Questo principio si applica anche a situazioni di 'dominanza congiunta' o duopoli e a situazioni di 'dominanza collettiva' o oligopoli. Nella maggior parte dei casi, un'azienda è considerata dominante sul mercato se la sua quota di mercato supera il 40%. Ma anche le fusioni che "ostacolano in modo significativo la concorrenza effettiva" (questo si riferisce ai casi di fusione che portano a una quota di mercato del 20-40%) possono essere vietate se dopo la fusione non rimane una concorrenza sufficiente a fornire ai consumatori una scelta sufficiente. (Fonte: Regolamento del Consiglio CE/139/2004 sul controllo delle concentrazioni tra imprese).

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